martedì 1 giugno 2010

Dalla Mongolia Interna a Shanghai senza passare nemmeno dal via a ritirare 20mila lire...Ultima parte

Finalmente sono atterrata a Shanghai. Dopo innumerevoli peripezie e più di un'ora di ritardo sono qui. Sono le 12 e io ho circa 0 minuti per (in ordine): prendere la metro per arrivare al centro della città, chiamare un taxi che mi porti in albergo, fare check in, posare le valigie prendere un altro tazi e arrivare all'expo. Si, ok...se non mi procuro un giratempo di Harry Potter credo sia realmente difficile pensare di potere fare anche la metà di queste operazioni. Vabbè, comunque ci provo, che poi non si dica che non ho tentato il tutto per tutto!
Ce la farà la nostra eroina (vi starete chiedendo)?
E con questo pensiero (si perchè la frase ce la farà la nostra eroina era bella stampata nella mia mente, come se fossi un personaggio di un libro...sarò matta?Si può darsi ma nei libri la protagonista alla fine viene a capo di tutti i problemi così, forse, considerandomi tale, ci sarei riuscita anche io) comincia la mia corsa folle. Prendo l'ascensore per arrivare alla metro e mi trovo davanti due vecchietti che arrancano nel tentativo di uscire dall'ascensore. Io gliene dico di tutti i colori, "li sposto esco" e, mentre li sento urlare (erano inglesi quindi li capivo...) e li mando a quel paese, mi rendo conto che sono scesa...al piano sbagliato. KARMA!
Risalgo in un altro ascensore, arrivo alla metro, mi siedo e mi attacco l'ipod. Ecco questa sarà la mezz'ora più lunga di tutta la mia vita perchè sono bloccata qua, dentro questa subway e non posso fare assolutamente nulla...cioè sono immobile, seduta e non posso fare alcun tipo di azione perchè l'autista vada più velocemente e nemmeno portare a termine qualcosa che devo fare dopo e che mi farebbe accorciare i tempi. NIENTE, NULLA. Immobile in questa metropolitana che mi sembra andare a km/h, persa nei miei pensieri e nel ripetere a mente tutto quello che devo fare. Lasciare passaporto in albergo, chiedere alla signorina di registrarmi mentre vado in camera a posare i bagagli, prima di scendere chiamare la receptione farmi mandare un taxi, firmare la ricevuta dell'albergo, uscire, taxi, indicazione media center, accredito, taxi, expo, Ministro. Ogni volta che mi ripeto in mente la scaletta sono sempre più veloce. Mi vedo compiere tutte queste operazioni e prima impiego mezz'ora, poi venti minuti, alla fine, senza aprire la bottiglia dalla camera e bere l'acqua, buttando le valigie dove capita, evitando di chiamare i miei per dire che sono arrivata e dimezzando la tempistica della salita e discesa dal taxi riesco a scendere a circa 17 minuti...Guardo l'orologio, siamo quasi arrivati e sono passate da poco le 12.30, si ce la posso fare. Esco dalla metro e il primo miracolo della giornata avviene. Alzo una mano e il taxi dopo due secondi è davanti a me. Il secondo miracolo avviene dopo qualche secondo. Conosce anche il mio albergo (si perchè l'hotel si trova in una strada abbastanza famosa ma dentro un complesso e quindi l'indirizzo preciso non lo sa mai nessuno...e poi qui i taxisti sono razze strane... anche con la mappa o il navigatore non riescono ad arrivare nei posti!). La corsa dura più del previsto. Siamo nell'ora di punta e, quindi, invece di 10 minuti ne impiega 20!Arrivo in albergo e la seconda sorpresa negativa della giornata mi attende. "Buongiorno signorina mi scusi siccome ho molta fretta potrebbe registrarmi mentre posos le valigie in camera. Mi conosce, sono una vostra cliente". La tipa della reception mi guarda "Ah si lei è la giornalista, si mi dia il suo passaporto e il numero della prenotazione". Le do quello che mi ha richiesto e attendo. 1...2...3...4 al quinto minuto, mentre lei sta facendo fotocopie e trascrivendo i miei dati le ripongo il mio problema "signorina mi scusi, se lei mi da la chiave elettronica io entro in camera, poso le valigie e scendo a firmare, così perdo meno tempo. Ho un appuntamento e sono già in ritardo". Mi sorride. Stavolta ha capito, penso. Ma quale, dopo 25 minuti alla reception mi da un foglio da firmare e finalmente la chiave. Nel frattempo accanto a me un tipo si spacca dalle risate ascoltando la mia continua richiesta della chiave e vedendo la faccia inebetita e sorridente della signorina che invece continua a trattenermi. Ok, sono in ritardo, penso guardando questo cretino, appena avrò più tempo ti verrò a cercare!grrrrrrrrrr!
Butto le valigie in stanza, prendo un taxi e chiamo l'addetto stampa del Ministro, sperando in un miracolo. "Sì siamo ancora all'Expo, se prendi l'accredito ci trovi direttaemnte dentro".
Wow...che fortuna!Guardo l'autista e, con il mio pessimo cinese, gli chiedo di portarmi al Media center. Questo ferma il taxi, mi guarda con un punto interrogativo gigantesco stampato sulla fronte e alla fine riparte, come se avesse capito. Dopo 15 minuti siamo all'interno del centro VOLONTARI dell'Expo. Oh mamma mia ma che diavolo ha capito questo???Chiamo il numero che è scritto sul sedile anteriore del taxi. Una signorina mi risponde in inglese, gli speigo dove devo andare, lo tradurrà in cinese al taxista. Prima, però, di poterlo fare, mi pone la domanda di tutte le domande: "Scusi ma in quale media center vuole andare?"
Ehhhhhh??????Ma perchè quanti ce ne sono???
"2"
E che ne so io devo andare a ritirare l'accredito per l'Expo
"Non ho idea di quale sia quello giusto"
Ma dove si trovano?
"Uno dentro l'Expo, l'altro fuori"
Ok, questa p totalmente scema. Ma se le ho dett che devo ritirare l'accredito per ENTRARE alla fiera come pensa che mi possa interessare quello INTERNO all'Expo???Come dovrei arrivarci dentro...volando???
Mi dia quello che è fuori dai padiglioni
"D'accordo"
Finalmente arriviamo al Media center. Entro e parlo con la ragazza degli accrediti. Salve mi chiamo---e ho un accredito dal giornale ---
"Il suo accredito non risulta...ci spiace"
Prego??? Ma ci siamo scambaiti 7 milioni di mail prima che io partissi per questo accredito...la richiesta ve l'avevo fatta 45 giorni fa (ero ancora convinta che avrei visto l'expo a fine maggio...)!
"Non so signorina, aspetti che chiamo il capo ufficio stampa"
Dopo mezz'ora di attesa (perchè il tipo doveva per forza mangiare e guai qui a chi tocca il momento del pranzo ai cinesi!) ecco che arriva questo nerboruto signore che mi dice che il mio accredito in effetti risulta emesso, ma che non è possibile darmelo. Mentro questo blatera in cinese con un tipo vedo un enorme manifesto che campeggia tronfio su una parete del media center. "REGOLE PER L'ACCREDITO". Il mio occhio cade sulla norma numero 3: i giornalisti in possesso di regolare tesserino potranno avere l'accredito SOLO se in possesso del visto J.
Oh diamine...e perchè nessuno me lo aveva detto????Io ho il visto L!!!Dopo due ore di discussioni con questo tizio che cerca di convincermi ad andare all'Ambasciata a cambiarmi il visto (come se fosse un'operazione fattibile in poco meno di un paio di ore e per giunta di sabato) acconsente a portarmi lui stesso dentro l'Expo per cercare chi di dovere. Mentre mi avvio al taxi, sudata, con 30 gradi all'ombra, dolorante sui tacchi penso che devo avere fatto qualcosa di terribile nella mia vita precedente o che, forse, sto continuando a pagare dazio per tutto quello che ho fatto in questa. Eccolo di nuovo...il KARMA. Siamo quasi arrivati all'Expo quando arriva, puntualissima, la telefonata che ormai mi aspettavo. Il Ministro è andato via dall'Expo....
Vi racconterei tutto il seguito della vicenda che, in qualche modo si è comunque concluso bene e io, alla fine, sono riuscita a non bucare la notizia. Ma mi dilungherei più di quanto non ho fatto. Piuttosto vi dico brevemente che all'arrivo al mio aeroporto di shanghai per il rientro a pechino al check in non risultava il mio biglietto. Ho chiamato l'agenzia di viaggi e tizi mi hanno gentilmente detto che, anche se avevo avuto la conferma dell'emissione del biglietto in realtà non erano riusciti a prelevare i soldi dalla mia carta...così...ormai disperata sono andata al banco delle prenotazioni e ho acquistato un nuovo biglietto. Risultato? Ho dovuto aspettare 6 ore in aeroporto e dall'esatratto conto della mia America Express i soldi del biglietto fatto tramite l'agenzia...risultavano presi!KARMA!

Che ci crediate o no...questa storia è andata esattamente così!...THE END!



Certe volte mi chiedo come io realmente abbia deciso di trasferirmi a Shanghai visto le miliardi di situazioni assrde che mi capitano ogni volta che devo arrivare lì. L'aereo ritarda, il tizio accanto a me rutta e sputa, non trovo il biglietto, devo rinunciare ad una vacanza, devo prenotare una notte in più in albergo solo per farmi tenere i bagagli per due ore ("Signorina c'è l'Expo...non li possiamo tenere i suoi bagagli se lascia la camera, nemmeno per un'ora, ordini del governo"). Boh non lo so...cioè in questi due mesi e mezzo qui vi posso garantire che ho imparato la parola KARMA...come quella volta che siamo andati alla Grande Muraglia e l'autista non ha voluto dare un passaggio ad alcuni italiani e dopo un'ora siamo rimasti fermi in mezzo all'autostrada con il pullman e abbiamo dovuto prendere un autobus di linea che puzzava...si, vabbè... ma questa è un'altra storia...