mercoledì 24 novembre 2010

I miracoli cinesi

I cinesi sono geniali. E parlo sul serio. Sono da due giorni a casa con la febbre alta e con i medicinali italiani scaduti. Dopo avere buttato la pillola di Tachipirina nell'acqua ed essermi resa conto che era talmente scaduta da non riuscire nemmeno a sciogliersi (e ok lo ammetto nella disperazione ho tentato di "aiutarla" pestandola con un cucchiao) decido che è venuto il momento che io mi procuri un medicinale. Come fare? In questi casi si chiamano naturalmente gli amici ma se questa cosa accade mentre stanno lavorando? Internet ti viene d'aiuto. Cominco a cercare la farmacia più vicina a casa mia. Mi copro con il giubbotto, il cappuccio e la sciarpa, penso, ed esco un attimo. E invece l'ennesimo miracolo cinese si compie. Navigando in rete tra i primi siti di farmacie internazionali a Pudong ecco pararsi davanti a me la Parkway Community Pharmacy,m fantastica farmacia con prodotti internazionali che fa il delivery! Ok sono salva e, in effetti, mi rendo conto anche di essere idiota. Se qui anche il MC Donald fa il delivery perchè non mi è venuto in mente che anche un farmacia potesse farlo??? Vabbè...poco male...
Mi ritrovo al telefono con questo cinese che non capisce che la febbre ce l'ho adesso e che i medicinali non mi servono domano (la loro vilitudine è incredibile). Finalmente riesco a convincerlo a portarmi i farmaci in mezz'ora. Purtroppo, però, non ha la confezione americana che gli ho richiesto (figuratevi a trovare la tachipirina!!) però ha un medicinale cinese che è comunque paracetamolo. Ok, mi hai convinto.
Ogni confezione ha sedici pillole da 500 mg, quanto costeranno? E qui il tipo si blocca un attimo. Mamma mia ma quanto costeranno sti medicinali??? Non credo possano essere più cari che in Italia! Alla fine mi dice che una confezione costa 8 yuan, ovvero poco meno di un euro. Ok pernso a questo punt che il tipo possa venire con il tir. Cioè con questa cifra posso riempirmi la casa di aspirine e, quando mi annoio, metterle nella vasca e utilizzarle per farmi l'idromassaggio! C'è un solo problema...io non ho la vasca...e quindi ok...portamente 2!
Minchiede la fermata della metro e l'uscita più vicina e poi mi comunica il costo del delivery: 50 yuan! 6 euro??? 6 euro??? ma che sono pazzi??? cioè io sto spendendo meno di 2 euro per due pacchi di medicinaline per fare arrivare questo tizio qua, per giunta in metro, ovvero al costo di un euro, questo me ne chiede cinque????
Il mio mal di testa e il mio mal di schiena però l'hanno vinta sulla mia ragione e quindi accetto il ricatto.
Dopo circa mezz'ora arriva proprio il tizio con cui avevo parlato al telefono con in mano il sacchettino con le mie pillole e la fotocopia delle istruzioni in inglese attaccata sopra.
Ora però nasce il secondo problema. Cosa mangio? Al momento il mio frigo sembra una città fantasma del far west con tanto di balla di fieno che rotola all'interno ogni volta che lo apro e la Musica di Morricone di sottofondo. Colpa della febbre, del lavoro, o di chi mi porta sempre a mangiare fuori. Torno su internet. Vediamo quale ristorante qua vicino mi porta qualcosa che non sia cinese perchè stasera non ne ho proprio voglia. E così becco il sito Sherpa's che non è un ristorante. No, è molto meglio! E' un sito apposito di delivery. Tu scegli il ristorante, qualunque ristorante, e loro ti consegnano tutto!Lo scotto da pagare? Il prezzo del delivery che vs ad un euro e cinquanta per i posti più vicini a 4 euro per quelli più lontani. All'interno del sito basta inserire il proprio indirizzo di casa e, magicasmente, appaiono tutti i ristoranti della zona con, accanto, la distanza da casa tua e il prezzo del delivery.
FANTASTICO!
Dopo avere guardato i menù per circs 2 ore finalmente scelgo., Stasera si va di messicano. Inoltro l'ordine tramite mail e dico che lo voglio recapitato alle 20.30. Spiego, però, che ho il citofono che non funziona e mi devono chiamare quando arrivano. Detto, fatto. Alle 20.28 minuti il tipo del delivery è qua sotto da Shaerpa's mi telefonano e me lo comunicano, io apro il portone, lui sale e mi consegna delle enchilladas calde calde e la brownie con il gelato.
Ok ora vi lascio...ho fame!

sabato 13 novembre 2010

Anche questa è Cina!

Lo so, non aggiorno il blog da una vita e in realtà sono tornata in Cina. Si però stavolta a Shanghai. Sono settimane che penso di aggiornare il blog ma non ho avuto tempo però oggi uno sconosciuto, complice la mia decisione di restare a casa di sabato sera (non ci si può devastare ogni giorno), mi ha spinto a riesumare la mia voglia e a prendere questo "foglio" in mano per raccontarvi qualche ultima avventura.
Ormai abbandonata Pechino da un pezzo eccomi finalmente nella New York dell'est (aka Shanghai). E parto proprio da oggi per raccontarvi la folle vita cinese.
Oggi ho deciso di dedicare la mia giornata alla persona che amo di più al mondo. No, non mio padre, che è in Italia, e nemmeno mia madre, mo fratello e mia nonna. Quindi si, ok, diciamo la quinta, ovvero ME.
Dopo una mattina a passeggio con Roberto e Matteo (bisogna sempre approfittare delle giornate in cui a Shanghai il sole non è coperto da ottomila fumi) oggi pomeriggio ho deciso di fare, come ogni settimana, quello che ogni donna desidera, ovvero curare se stessa, tornare a casa, aprire una bottiglia di vino e spararsela da sola (dopo una settimana di bagordi) davanti ad un film. No ve lo giuro niente di romantico, semmai grenere demenziale. Va bene si, lo ammetto, magari un pò romantico, ma sono una donna anche io, no????
Comunque, evitando di divagare... Oggi pomeriggio, assolutamente in stato comatoso (legato solo al sonno...) rientro a casa e, dopo dieci minuti di catalessi sul letto, dico "No, Ambra, è sabato, è la tua giornata, esci e torna un donna (sì, assomigliavo più o meno ad una pattumiera). E così, dopo una serie di duelli con la me stessa che voleva restare a letto, sono uscita. Beh, che dire, ormai sono il boss della zona!!! Quando scendo ed entro al supermarket sotto casa non mi fanno nemmeno dire 你好 perchè sanno già quello che voglio, appena entro nei ristoranti trovo praticamente apparecchiato con quello che mi piace, se vado dal parrucchiere sa già il genere di film che mi deve proiettare perchè io stia immobile per almeno due ore e l'estetista ha anche la sedia pronta fuori, nel caso ci sia gente, all'orario prestabilito. Potenza dell'essere con gli occhi grandi in un paese dove un miliardo e seicento persone li hanno a mandorla o forse potenza del buon senso...per evitare di avere rotte le scatole da una come me con il cinese pessimo che mi ritrovo!
Insomma, esco e decido che il mio pomeriggio prevede parrucchiere, estetista, centro massaggi.
Da dove cominciare? Una person a normale farebbe tutto in ordine ma io, invece, faccio tutto sevcondo la logica chi ha meno confusione mi avrà come cliente per prima. E così, dopo una veloce capatina dall'estetista, mi fiondo dal parrucchiere. Mi accolgono con la solita faccia contentissima, il mio hair stylist preferito si avvicina, mi chiede se voglio la solita piega, rispondo di no e in due secondi dieci persone si attivano. Chi mi toglie la giacca, chi mi prepara il the, chi mi mette la mantella, chi provcura il computer con le foto dei modelli, chi mi comincia a fare i massaggi. No, non sono una star, siamo in Cina qui tutti si prodigano ai tuoi piedi.
Mi siedo, mi fqnno lo shampoo, scelgo la piega che mi piace oggi (al costo di 3 euro quindi in realtà ne potresti scegliere almeno 4 o 5 al giorno pagando come in Italia), l'assistente dell'hair stylist mi mette il computer davanti e parte il film. Sanno che mi piacciono quelli d'azione e quindi oggi è la volta di "Transporter 2" rigorosamente con i sottotitoli cinesi perchè sanno che sto cercando di impararlo. Geniale anche la scelta del film stavolta perchp non solo è d'azione ma c'è anche Alessandro Gassman, quindi il tocco di finezza nella scelta di un film con un attore italiano.
Mentre sorseggio il thè ho circa 4 persone che mi accerchiano. Uno mi pulisce le orecchie, uno mi prende il telefono che sta suonando, un altro mi fa i massaggi alla schiena e l'ultimo, naturalmente, mi fa i capelli. Sono immersa nel film. Cioè veramente, sarà una delle solite cazzate americane però a me è piaciuto il primo quindi perchè non tentare con il secondo? Mentre sono immersa nella più totale goduria comincio a sentire due donne che iniziano ad urlare. Qui è normale. Tutti urlano. Forse è per questo che mi trovo così bene....
All'inizio, di conseguenza, non ci faccio caso, fino a che non sento un rumore sordo e poi un crash, qualcosa che ha impattato contro il muro. Cerco di fingere di nulla, forse hanno involontariamente rotto qualcosa, ma il rumore prosegue. Alzo gli occhi e mi accorgo che un tizio cinese (è un parrucchiere soltanto per donne) ha appenba preso la sua giacca e in modo particolrmente sospetto se la sta defilando. Ancora un crash. Stavolta mi giro. Le due donne hanno appena cominciato a tirare tutto quello che si ritrovano davanti. Posaceneri, phon, spazzole, tazze da thè, e chi più ne ha più ne metta. Una delle due, con una quantomeno ambigua camicia bianca con i volant azzurri (la gonna rosa e le scarpe rosse), strappa il phon dalle mani del parrucchiere ed inizia ad asciugarsi i capelli continuandoi ad urlare contro l'altra che ora è in piedi con una tazza da the in mano. Comincia il panico. Le due continuano a scagliare oggetti per la sala mentre il fuggitivo di qualche minuto prima le guarda in strada, dalla vetrina. Il personale comincia a nascondersi e, naturalmente, lo stesso faccio io. Con i capelli ancora bagnati e un enorme sorriso sulle labbra, mi ritrovo nascosta dietro l'hair stylist che, a sua volta, è nascosto dietro una sedia. La scena è tutta per loro. Il fuggitivo sembra tra l'impaurito e il divertito e le due, che inizialmente sembravano tanto amiche, non smettono di ammazzarsi. Ad un certo punto il direttore, visto il terrore negli occhi dei clienti, fa un atto di forza e si butta nella mischia. Prende la tipa con i volant e la porta fuori. Cerca di calmarla mentre l'altra ancora sbraita dentro insieme con i poveri parrucchieri nascosti. Dopo circa 20 minuti di panico tutto sembra tornare al proprio posto. La tipa dei volant è di nuovo sulla sedia, il parrucchiere di nuovo con il phon in mano e l'altra è allo shampoo. Mi risiedo, torno a guardare il film. Le due finiscono il loro trattamento e decidono di andare via. La tipa dei volant apre furiosamente l'armadio dei giubbotti e cerca il suo, l'altra l'aspetta. Si guardano in cagnesco. Mentre la prima prende il giubbotto l'altra le tira un portacenere. Non la colpisce. Il direttore, forse giò avezzo a questi comportamenti, è pronto. Prende la tipa dei volant e la porta di nuovo fuori. L'altra, però, stavolta la sgue. Io ho finito. Pago il conto ancora sconvolta ed esco in strada, dove la rissa sta continuando. Entro dall'estetista. Questa era la giornata dedicata a me, penso, ma la curiosità è troppa. Ok sono una giornalista, che ci volete fare???? Esco dall'estetista qualche secondo dopo essere entrata ma non le vedo più. Sento, però ancora le urla. Chissà dove le hanno portate. Rientro dal'estetista abbastanza delusa per non avere assistito alla fine di questo dramma. Peccato!
Ma anche questa è Cina...dopo tutto!