La lingua cinese

Quando sono arrivata in Cina, dopo anni di studi di inglese e la predisposizione anche per le lingue in genere, mi aspettavo dopo 20 minuti di riuscire a comunicare con chiunque mi trovassi davanti. Lo so, sono un pò presuntuosa, anzi, parecchio, visto che dopo 2 mesi la maggior parte dei caratteri che vedo mi appaiono ancora solo ed esclusivamente come dei pittoreschi disegni. Prima di cominciare con il cinese, però, vi parlerò di qualcosa che mi sta molto a cuore: IL DIZIONARIO DI CINESE. In questo momento, come potete immaginare, l'uso del vocabolario è fondamentale. C'è da premettere che già di base cercare all'interno di un dizionario standard di cinese è praticamente una cosa per esperti di meccanica quantistica (leggete la parte sulla lingua cinese che si trova all'interno di questo blog per capire meglio di cosa sto parlando). Infatti per poter trovare all'interno di un vocabolario semplicemente un ideogramma che hai visto per strada prima devi: conoscere il radicale e contare da quanti tratti è formato il carattere. Alla luce di queste difficoltà obiettive per una povera "apprendista di cinese" come me, prima di arrivare a Pechino entro in libreria a Roma e punto subito sul dizionario De Agostini. E' bello, pesante, e porta fuori due entusiasmanti scritte; davanti dice (sottolineato in rosso) FACILE DA CONSULTARE, dietro, addirittura accanto all'immagine di un esempio dell'interno del vocabolario, dice LO STRUMENTO IDEALE PER ORIENTARSI CON FACILITA' NELLA RICERCA DEI TERMINI DI USO PIU' FREQUENTE E PER ACCOSTARSI ALLA LINGUA CINESE NEL MODO PIU' IMMEDIATO.
Ok, penso, è mio. Con questo sicuramente potrò andare da qualunque parte e il mondo intero mi capirà. Mi chiameranno la donna dal vocabolario magico giallo. Vado alla cassa, pago 16,90 euro ed esco. Ahimè io stupida che, invece, di fidarmi della copertina, dovevo aprirlo e controllarlo.
Preparo la valigia, metto dentro questo mattoncino che mi ha anche fatto litigare con la hostess della Qatarairways per il limtie di peso consentito, e salgo sull'aereo. Ho 18 ore di volo (compreso di scalo) e penso "ora apro il vocabolario vediamo com'è". Ebbene già alle prime pagine resto perplessa. Cerco un vocabolo in italiano, trovo la sua traduzione in cinese ma non c'è il pinyin. Da nessuna parte. Cioè su questo dizionario c'è la parola italiana e la traduzione SOLO in caratteri cinesi. E io che non l'ho mai studiato come dovrei sapere come si leggono se non c'è il pinyin????
La cosa più divertente di tutta questa vicenda è la parte cinese italiano. Si perchè lì il pinyin c'è! Cioè nella parte dal cinese c'è prima il carattere, poi il pinyin e poi la traduzione italiana. Ma sei fossi così brava da trovare gli ideogrammi sul vocabolario vorrebbe dire che parlo il cinese. Ma se io conoscessi il cinese che me ne farei di un vocabolario????
Ma ancora deve venire il bello. Nella parte centrale, quella che separa la parte italiano- cinese, cinese-italiano, dove di solito, in un qualunque vocabolario, ci sono le regole grammaticali della lingua che dobbiamo tradurre...beh qui ci sono quelle della lingua italiana! Si, si, c'è proprio la parte "Tavola delle coniugazioni dei verbi di uso corrente in italiano".
Sono in aereo, ho appena scoperto di avere buttato 17 euro, sto per arrivare in un posto dove non avrò nemmeno un vocabolario che mi aiuti e dove nessuno parla l'inglese e comincia a sorgermi un dubbio... ma non è che la De Agostini ha fatto questo vocabolario per i cinesi???
Comincio a sfogliarlo nervosamente pensando che quegli stupidi della libreria mi hanno truffato i soldi. Giro le pagine alla ricerca di quella che ormai mi sembra l'unica verità palusibile per un libro assolutamente inutilizzabile da parte di un italiano medio. Niente. Il vocabolario non è per i cinesi, è per gli italiani. Appena arrivata in Cina entro in taxi e chiedo di essere portata in una libreria. Entro e compro un Oxford Inglese cinese, cinese inglese. Lo apro. Qui accanto alla parola inglese e prima della traduzione in caratteri c'è, ovviamente, il pinyin. Menomale, sono salva!




E adesso ecco le regole principali per poter imparare il cinese.
1)Toni. Tutte le parole in cinese hanno degli accenti e, per poterlo parlare e soprattutto per farsi capire, bisogna essere in grado di leggere le parole con i loro rispettivi accenti. Parole che in pinyin (che è il sistema traslitterazione del cinese standard in scrittura latina) sono scritte alla stessa maniera si pronunciano con toni diversi e hanno tra loro significati compeltamente differenti. In cinese esistono 4 toni: ā, á, ǎ, à. (metterò al più presto on line una parte di lezione di cinese con la mia insegnante che pronuncia parole diverse con tutti i toni presenti nella lingua).
2) Caratteri. I caratteri cinesi sono un sistema di ideogrammi su base pittografica e pittofonetica, per un totale di oltre 10.000, di cui quelli più usati sono più di 3.000, in grado di formare un numero infinito di combinazioni e di frasi. La maggior parte dei caratteri contiene un elemento (il fonetico) che dà un'indicazione ragionevolmente buona della pronuncia e un altro componente (il radicale) che dà un'indicazione del significato. Imparare il cinese in pinyin serve moltissimo nel linguaggio parlato ma se non impariamo a scrivere e riconoscere i caratteri ce ne faremo ben poco trovandoci in Cina. C'è bisogno di una pratica costante nella scrittura dei caratteri cinesi per impararli e, soprattutto, per conoscere l'ordine in cui vanno scritti. Anche semplicemente per cercare una parola nel vocabolario, infatti, abbiamo bisogno di conoscere i radicali e sapere da quanti tratti è composto un carattere e, senza la giusta pratica non potremo mai scoprirlo. Il metodo per imparare a scrivere? Eccovi un esempio con la semplice parola ovvero tu:

3) Ordine dei tratti. Scrivere un carattere seguendo l’ordine sbagliato, anche se alla fine il carattere
è perfetto, viene considerato segno di ignoranza. Ecco in sinstesi:
a)Tratti in cima prima dei tratti in basso.
b)Tratti a sinistra prima di quelli a destra
c) Tratti delimitanti prima dei tratti delimitati (la regola non vale quando non ci siano tratti delimitanti in cima al
carattere)
d) Tratti verticali nel mezzo prima di quelli laterali o in basso (la regola non vale quando il tratto verticale passa sopra ad altri tratti)
4)Grammatica. Il cinese ha poche forme flesse, non possiede nessun tempo, nessuna diatesi (ad es. attivo, passivo, riflessivo), nessun numero (singolare, plurale; anche se ci sono marche plurali, ad esempio per i pronomi personali), solo pochi articoli e nessun genere. Fa notevole uso di particelle grammaticali.
5) Ascolto. Essendo una lingua tonale necessita di grande pratica da questo punto di vista. Nell'acquisto di libri di cinese, se siete autodidatti, preferite quelli che hanno un dvd o un cd.
6) Costanza.La lingua cinese non è una lingua facilmente adattabile alla mentalità di noi occidentali sia per il discorso caratteri sia per il discorso toni. Ci vuole quindi una grande costanza nello studio e un'enorme pazienza.
7)Pechino. La lingua cinese si impara qui. Nessuna altra città della Cina potrà insegnarvi la pronuncia del mandarino standard come avviene nella capitale. In ogni città le parole o le sillabe vengono pronunciate in modo diverso. Non fatevi convincere da nessuna scuola a studiare il cinese, per esempio, a Shanghai. Per quanto sia bellissima non vi aiuterà nell'mparare la lingua, soltanto nella capitale potrete farlo davvero.

LIBRI UTILI:
Conversational Chinese 301, Beijing Language and Culture Univeristy Press, costo 38 元, www.blcup.com
250 essential chinese characters for everyday use (2 volumi), Tuttle Language Library, costo 190 元, http://www.tuttlepublishing.com
Road to success, a series of progressive chinese textbooks for foreigners (8 volumi), Beijing Language and Culture Univeristy Press, CD incluso, costo 38 元, www.blcup.com



ALTRE FONTI UTILI :
Vocabolario Inglese- Cinese, Cinese - Inglese, The commercial press, Oxford University Press, costo 45 元
www.cp.com.cn
A chinese character a day, practice pad (2 raccolte), Tuttle Language Library, costo 16,95 $, http://www.tuttlepublishing.com
Il mio coach imparo il cinese, gioco per Nintendo DS, lezioni interattive, possibilità di registrare la propria voce e confrontarla con quella dell'insegnante di mandarino della DS, imparare a scrivere i caratteri, minigiochi, dizionario, frasario, Ubisoft,  costo 29 €.


A breve video lezione...




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