lunedì 6 dicembre 2010

Happy thanksgiving day! Il racconto...

Avete presente cosa succede quando una psicopatica fissata con le feste tradizionali si "incontra" con una città come Shanghai così internazionale che ogni singola microscopica festa nazionale, compresa quella del Sealand viene celebrata??? Succede che gli occhi si appannano, il sorriso a 36 denti si stampa sulla bocca e si costringa gli amici a partecipare a qualche evento del genere. Tutto deve essere perfetto, tutto deve essere esattamente come previsto dalle immagini viste nei film. Eccomi, sono la nazista delle festività!
Dopo avere costretto per anni, anch a catania, gli amici a festeggiare i vari Halloween, 4 luglio e San Patrizio eccomi qui (beh si...lo scrivo con qualche giorno di ritardo) a festeggiare il Giorno del Ringraziamento!!!
Buon Thanksgivingday a tutti!!!
Ok, si, diciamonche noi italiamo non abbiamo granchè da ringraziare, però scusatemi se in America ringraziano per la fine della stagione del raccolto perchè non possiamo farlo anche noi???
Ed ecco che comincia così la mia nuova avventura a Shanghai. I protagonisti della mattina? Io, il computer e il cellulare. Se vuoi che una cosa sia fatta bene ci vuole un pò di ricerca! E così eccomi intenta a cercare, tra i locali di Shanghai che offrono il thanksgiving (praticamente tutti!), quello all'altezza delle mie aspettative. Avete idea di quanto siano alte le mie aspettative per questa situazione?????
No, ok ve lo spiego io. Dunque io devo avere esattamente tutto, compreso l'abbigliamento, la situazione e, ovviamente, il cibo, che si vede nei film americani. Tutto, assolutamente tutto. Così comincio a scartare i ristoranti cinesi e quelli messicani che offrono una cena del ringraziamento alternativa e mi butto immediatamente alla ricerca di quelli americani! Dopo averne selezionati una ventina grazie al menù della serata si passa alla seconda fase della scelta. Occorre guardare i siti internet per comprendere la location, la sua funzionalità (a livello di distanza da casa) e la sua effettivà atmosfera da thanksgiving. Ne restano meno di dieci. E' arrivato il momento di selezionare i prezzi. Dopo essermi trovata davanti cife scandalose anche per un ristorante italiano in Italia mi restano soltanto 5 ristoranti. Adesso è la volta del telefono. Inutile che stia qui a raccontarvi le mie conversazioni con i vari ristoratori che includerebbero frasi del tipo "ma il cuoco è americno davvero? e da dove viene?" oppure "Ma il tacchino lo portate intero a tavola? Mi dice esattamente che tipo di ricetta per le patate dolci state utilizzando?", e che mi renderebbero ai vostri occhi più psicopatica di quanto in realtà io sia ( che ci posso fare se sono una perfezionista????). Passo minvece alle due conversazioni più interessanti. Una con il locale che poi ho scelto l'altra con la bizzarria della giornata. Quando sono entrata su internet e ho letto il nome non ci ho credutom granchè, Cioè non è possibile, non è realmente possibile, è umanamente incredibile che esista realmente il ristorante di Barbie. E invece, signori e signori, la verità è che esiste, è reale, effettivo, e soprattutto è rosa! Ora il problema in questa vicenda diventa questo. Io amo Barbie. Cioè realmente, ho passato la mia infanzia a tagliare e colorare di verde, rosso e rosa i capelli delle varie Barbie Sunshine, Barbie cantante, Barbie ballerina, ecc. Io letteralmente adoro Barbie. Io addirittura guardo tutt'ora i cartoni animati tipo "Barbie raperonzolo", "Barbie la principessa e la povera"...ok magari questo non avrei dovuto raccontarvelo...comunque... Dicevo il problema che si pone di fronte a me è il seguente. Da un lato abbiamo questo meraviglioso mondo rosa e tutto americano che offre un fantastico thanksgiving, dall'altro ho 3 uomini che sono già in procinto di accollarsi la mia follia del ringraziamento ma che potrebbero letteralmente uccidermi (o infilarmi la testa nel di cietro del tacchino) se li portassi a mangiare all'interno del ristorante di Barbie. A malincuore, e solo perchè sono estremamenteee altruista, scelgo di eliminare l'opzione Barbie. Ed ecco quindi dopo circa 5 ore di ricerche e telefonate la scelta finale: il Pinnacle Peak! Steakhouse nota per avere, probabilmente, la migliore carne di Shanghai. Mando un messaggio, prenoto per quattro. Dopo qualche minuto arriva la telefonata di Alex, il proprietario mezzo francese, mezzo cambodiano, mezzo cinese, che mi comunica che, prurtoppo, i tavoli oer stasera sono stati già tutti riservati.
Entro nel panico. Dopo 5 ore di ricerca sono seduta sul letto, non sono ancora nemmeno andata dal parrucchiere, non so che cosa indossare, non ho controllato neppure quale siano i canti tipici della giornata, sono le 18 e non ho un ristorante! Io non ho un ristorante!
Abbandono l'idea del parrucchiere e mi butto di nuovo sul computer. IO DEVO TROVARE UN LOCALE! Dopo circa venti minuti di ricerca e un centinaio di sigh e sob suona di nuovo il mio telefono. E' di nuovo Alex. "Ambra si è liberato un tavolo, a che ora volete venire?"
EUREKA!!!!!
Faccio le telefonate che devo e penso alla serat. Abbigliamento country, trucco da night, capelli mossi. Sono le 19...Tra un'ora e mezza dobbiamo essere al locale e io sono ancora in pigigama seduta sul letto a contemplare il mio meraviglioso rislutato. Ok, è venuto il momento di alzarsi. Scendo le scale, vado dal parrucchiere, chiamo l'estetista e la faccio venire direttamente là, e comincia la mia trasformazione. Nel frattempo si sono fatte le 20,15 e Matteo e Roberto sono a due metri da casa mia con il taxi. "Ambra siamo arrivati quanto impieghi ad uscire?" "Sto arrivando, pago ed esco". Tutto questo ancora seduta sulla sedia con il parrucchiere che mi modella e i capelli e, sempre tutto questo, senza rendermi conto che il negozio è a vetrate e quindi fuori vedono perfettamente dove sono "Ambra tu non stai pagando, ti vedo da qua, sei seduta con il parrucchiere che ha ancora la spazzola in mano". Ok mi hanno beccata. "30 secondi ed esco!!!" Mamma mia ma che fretta. In fondo dopo avere organizzato tutto nei minimi dettagli potrebbero aspettare due secondi! Vabbè si, lo so, la colpa non è loro ed è giusto comprendere il loro disappunto. Io...beh...diciamo che sono una persona non sempre puntuale...vabbè diciamo pure che non sono mai puntuale e che, di norma, faccio aspettare le persone anche un'ora... ma che ci posso fare se ricordo all'ultimo momento che devo fare qualcosa???? Stefano per evitare di attendere ancora mi ha detto di chiamarlo quando sono in taxi con gli altri...oh ma un pò di fiducia nei miei confronti no????
Comunque...
Alla fine siamo riusciti ad arrivare al Pinnacle Peak e abbiamo avuto un tavolo magnifico e le pietanze tipiche del ringraziamento. C'erano pure le patate dolci con i marshmallow e la carne!!!
Dentro il locale c'era anche il toro meccanico ma dop quello che abbiamo mangiato nessuno se l'è sentita...
L'unica nota stonata del posto? C'erano già gli alberi, le decorazioni e le musiche di Natale. Hey ma siamo nel giorno del ringrasziamento che c'entra Natale?????
Ora vado...devo controllare un paio di cose su internet.. mi hanno detto che c'è una festa del Botswana a cui non ho mai partecipato!!!!
Per adesso... Happy thanksgivingday a tutti!!!!

mercoledì 24 novembre 2010

I miracoli cinesi

I cinesi sono geniali. E parlo sul serio. Sono da due giorni a casa con la febbre alta e con i medicinali italiani scaduti. Dopo avere buttato la pillola di Tachipirina nell'acqua ed essermi resa conto che era talmente scaduta da non riuscire nemmeno a sciogliersi (e ok lo ammetto nella disperazione ho tentato di "aiutarla" pestandola con un cucchiao) decido che è venuto il momento che io mi procuri un medicinale. Come fare? In questi casi si chiamano naturalmente gli amici ma se questa cosa accade mentre stanno lavorando? Internet ti viene d'aiuto. Cominco a cercare la farmacia più vicina a casa mia. Mi copro con il giubbotto, il cappuccio e la sciarpa, penso, ed esco un attimo. E invece l'ennesimo miracolo cinese si compie. Navigando in rete tra i primi siti di farmacie internazionali a Pudong ecco pararsi davanti a me la Parkway Community Pharmacy,m fantastica farmacia con prodotti internazionali che fa il delivery! Ok sono salva e, in effetti, mi rendo conto anche di essere idiota. Se qui anche il MC Donald fa il delivery perchè non mi è venuto in mente che anche un farmacia potesse farlo??? Vabbè...poco male...
Mi ritrovo al telefono con questo cinese che non capisce che la febbre ce l'ho adesso e che i medicinali non mi servono domano (la loro vilitudine è incredibile). Finalmente riesco a convincerlo a portarmi i farmaci in mezz'ora. Purtroppo, però, non ha la confezione americana che gli ho richiesto (figuratevi a trovare la tachipirina!!) però ha un medicinale cinese che è comunque paracetamolo. Ok, mi hai convinto.
Ogni confezione ha sedici pillole da 500 mg, quanto costeranno? E qui il tipo si blocca un attimo. Mamma mia ma quanto costeranno sti medicinali??? Non credo possano essere più cari che in Italia! Alla fine mi dice che una confezione costa 8 yuan, ovvero poco meno di un euro. Ok pernso a questo punt che il tipo possa venire con il tir. Cioè con questa cifra posso riempirmi la casa di aspirine e, quando mi annoio, metterle nella vasca e utilizzarle per farmi l'idromassaggio! C'è un solo problema...io non ho la vasca...e quindi ok...portamente 2!
Minchiede la fermata della metro e l'uscita più vicina e poi mi comunica il costo del delivery: 50 yuan! 6 euro??? 6 euro??? ma che sono pazzi??? cioè io sto spendendo meno di 2 euro per due pacchi di medicinaline per fare arrivare questo tizio qua, per giunta in metro, ovvero al costo di un euro, questo me ne chiede cinque????
Il mio mal di testa e il mio mal di schiena però l'hanno vinta sulla mia ragione e quindi accetto il ricatto.
Dopo circa mezz'ora arriva proprio il tizio con cui avevo parlato al telefono con in mano il sacchettino con le mie pillole e la fotocopia delle istruzioni in inglese attaccata sopra.
Ora però nasce il secondo problema. Cosa mangio? Al momento il mio frigo sembra una città fantasma del far west con tanto di balla di fieno che rotola all'interno ogni volta che lo apro e la Musica di Morricone di sottofondo. Colpa della febbre, del lavoro, o di chi mi porta sempre a mangiare fuori. Torno su internet. Vediamo quale ristorante qua vicino mi porta qualcosa che non sia cinese perchè stasera non ne ho proprio voglia. E così becco il sito Sherpa's che non è un ristorante. No, è molto meglio! E' un sito apposito di delivery. Tu scegli il ristorante, qualunque ristorante, e loro ti consegnano tutto!Lo scotto da pagare? Il prezzo del delivery che vs ad un euro e cinquanta per i posti più vicini a 4 euro per quelli più lontani. All'interno del sito basta inserire il proprio indirizzo di casa e, magicasmente, appaiono tutti i ristoranti della zona con, accanto, la distanza da casa tua e il prezzo del delivery.
FANTASTICO!
Dopo avere guardato i menù per circs 2 ore finalmente scelgo., Stasera si va di messicano. Inoltro l'ordine tramite mail e dico che lo voglio recapitato alle 20.30. Spiego, però, che ho il citofono che non funziona e mi devono chiamare quando arrivano. Detto, fatto. Alle 20.28 minuti il tipo del delivery è qua sotto da Shaerpa's mi telefonano e me lo comunicano, io apro il portone, lui sale e mi consegna delle enchilladas calde calde e la brownie con il gelato.
Ok ora vi lascio...ho fame!

sabato 13 novembre 2010

Anche questa è Cina!

Lo so, non aggiorno il blog da una vita e in realtà sono tornata in Cina. Si però stavolta a Shanghai. Sono settimane che penso di aggiornare il blog ma non ho avuto tempo però oggi uno sconosciuto, complice la mia decisione di restare a casa di sabato sera (non ci si può devastare ogni giorno), mi ha spinto a riesumare la mia voglia e a prendere questo "foglio" in mano per raccontarvi qualche ultima avventura.
Ormai abbandonata Pechino da un pezzo eccomi finalmente nella New York dell'est (aka Shanghai). E parto proprio da oggi per raccontarvi la folle vita cinese.
Oggi ho deciso di dedicare la mia giornata alla persona che amo di più al mondo. No, non mio padre, che è in Italia, e nemmeno mia madre, mo fratello e mia nonna. Quindi si, ok, diciamo la quinta, ovvero ME.
Dopo una mattina a passeggio con Roberto e Matteo (bisogna sempre approfittare delle giornate in cui a Shanghai il sole non è coperto da ottomila fumi) oggi pomeriggio ho deciso di fare, come ogni settimana, quello che ogni donna desidera, ovvero curare se stessa, tornare a casa, aprire una bottiglia di vino e spararsela da sola (dopo una settimana di bagordi) davanti ad un film. No ve lo giuro niente di romantico, semmai grenere demenziale. Va bene si, lo ammetto, magari un pò romantico, ma sono una donna anche io, no????
Comunque, evitando di divagare... Oggi pomeriggio, assolutamente in stato comatoso (legato solo al sonno...) rientro a casa e, dopo dieci minuti di catalessi sul letto, dico "No, Ambra, è sabato, è la tua giornata, esci e torna un donna (sì, assomigliavo più o meno ad una pattumiera). E così, dopo una serie di duelli con la me stessa che voleva restare a letto, sono uscita. Beh, che dire, ormai sono il boss della zona!!! Quando scendo ed entro al supermarket sotto casa non mi fanno nemmeno dire 你好 perchè sanno già quello che voglio, appena entro nei ristoranti trovo praticamente apparecchiato con quello che mi piace, se vado dal parrucchiere sa già il genere di film che mi deve proiettare perchè io stia immobile per almeno due ore e l'estetista ha anche la sedia pronta fuori, nel caso ci sia gente, all'orario prestabilito. Potenza dell'essere con gli occhi grandi in un paese dove un miliardo e seicento persone li hanno a mandorla o forse potenza del buon senso...per evitare di avere rotte le scatole da una come me con il cinese pessimo che mi ritrovo!
Insomma, esco e decido che il mio pomeriggio prevede parrucchiere, estetista, centro massaggi.
Da dove cominciare? Una person a normale farebbe tutto in ordine ma io, invece, faccio tutto sevcondo la logica chi ha meno confusione mi avrà come cliente per prima. E così, dopo una veloce capatina dall'estetista, mi fiondo dal parrucchiere. Mi accolgono con la solita faccia contentissima, il mio hair stylist preferito si avvicina, mi chiede se voglio la solita piega, rispondo di no e in due secondi dieci persone si attivano. Chi mi toglie la giacca, chi mi prepara il the, chi mi mette la mantella, chi provcura il computer con le foto dei modelli, chi mi comincia a fare i massaggi. No, non sono una star, siamo in Cina qui tutti si prodigano ai tuoi piedi.
Mi siedo, mi fqnno lo shampoo, scelgo la piega che mi piace oggi (al costo di 3 euro quindi in realtà ne potresti scegliere almeno 4 o 5 al giorno pagando come in Italia), l'assistente dell'hair stylist mi mette il computer davanti e parte il film. Sanno che mi piacciono quelli d'azione e quindi oggi è la volta di "Transporter 2" rigorosamente con i sottotitoli cinesi perchè sanno che sto cercando di impararlo. Geniale anche la scelta del film stavolta perchp non solo è d'azione ma c'è anche Alessandro Gassman, quindi il tocco di finezza nella scelta di un film con un attore italiano.
Mentre sorseggio il thè ho circa 4 persone che mi accerchiano. Uno mi pulisce le orecchie, uno mi prende il telefono che sta suonando, un altro mi fa i massaggi alla schiena e l'ultimo, naturalmente, mi fa i capelli. Sono immersa nel film. Cioè veramente, sarà una delle solite cazzate americane però a me è piaciuto il primo quindi perchè non tentare con il secondo? Mentre sono immersa nella più totale goduria comincio a sentire due donne che iniziano ad urlare. Qui è normale. Tutti urlano. Forse è per questo che mi trovo così bene....
All'inizio, di conseguenza, non ci faccio caso, fino a che non sento un rumore sordo e poi un crash, qualcosa che ha impattato contro il muro. Cerco di fingere di nulla, forse hanno involontariamente rotto qualcosa, ma il rumore prosegue. Alzo gli occhi e mi accorgo che un tizio cinese (è un parrucchiere soltanto per donne) ha appenba preso la sua giacca e in modo particolrmente sospetto se la sta defilando. Ancora un crash. Stavolta mi giro. Le due donne hanno appena cominciato a tirare tutto quello che si ritrovano davanti. Posaceneri, phon, spazzole, tazze da thè, e chi più ne ha più ne metta. Una delle due, con una quantomeno ambigua camicia bianca con i volant azzurri (la gonna rosa e le scarpe rosse), strappa il phon dalle mani del parrucchiere ed inizia ad asciugarsi i capelli continuandoi ad urlare contro l'altra che ora è in piedi con una tazza da the in mano. Comincia il panico. Le due continuano a scagliare oggetti per la sala mentre il fuggitivo di qualche minuto prima le guarda in strada, dalla vetrina. Il personale comincia a nascondersi e, naturalmente, lo stesso faccio io. Con i capelli ancora bagnati e un enorme sorriso sulle labbra, mi ritrovo nascosta dietro l'hair stylist che, a sua volta, è nascosto dietro una sedia. La scena è tutta per loro. Il fuggitivo sembra tra l'impaurito e il divertito e le due, che inizialmente sembravano tanto amiche, non smettono di ammazzarsi. Ad un certo punto il direttore, visto il terrore negli occhi dei clienti, fa un atto di forza e si butta nella mischia. Prende la tipa con i volant e la porta fuori. Cerca di calmarla mentre l'altra ancora sbraita dentro insieme con i poveri parrucchieri nascosti. Dopo circa 20 minuti di panico tutto sembra tornare al proprio posto. La tipa dei volant è di nuovo sulla sedia, il parrucchiere di nuovo con il phon in mano e l'altra è allo shampoo. Mi risiedo, torno a guardare il film. Le due finiscono il loro trattamento e decidono di andare via. La tipa dei volant apre furiosamente l'armadio dei giubbotti e cerca il suo, l'altra l'aspetta. Si guardano in cagnesco. Mentre la prima prende il giubbotto l'altra le tira un portacenere. Non la colpisce. Il direttore, forse giò avezzo a questi comportamenti, è pronto. Prende la tipa dei volant e la porta di nuovo fuori. L'altra, però, stavolta la sgue. Io ho finito. Pago il conto ancora sconvolta ed esco in strada, dove la rissa sta continuando. Entro dall'estetista. Questa era la giornata dedicata a me, penso, ma la curiosità è troppa. Ok sono una giornalista, che ci volete fare???? Esco dall'estetista qualche secondo dopo essere entrata ma non le vedo più. Sento, però ancora le urla. Chissà dove le hanno portate. Rientro dal'estetista abbastanza delusa per non avere assistito alla fine di questo dramma. Peccato!
Ma anche questa è Cina...dopo tutto!

mercoledì 20 ottobre 2010

La Cina e la donna indipendente


Dovrei raccontarvi il mio ultimo mese in Cina ma oggi, invece, vi narrerò, brevemente, cosa è successo nelle ultime due ore.

Cosa succede quando una donna moderna usa la lavatrice senza il supporto dell'Ayi:
1) inserisce il tubo dello scarico nel buco della doccia. Non entra, aspetta che lo piego
2) Mette tutti i vestiti nella lavatrice. Tanto lava con l'acqua fredda quindi qual è il problema???

‎3)Prende il sapone liquido e, in assenza di istruzioni in lingua comprensibile, ne scaraventa 1/2 bottiglia dentro
4) Mette dentro anche l'ammorbidente, che non ha idea di come si usi o a cosa serva ma ormai che ce l'ha a casa...

Risultato:
Il tubo piegato non porta l'acqua nello scarico ma sul pavimento del bagno, della cucina, del parquet della stanza da letto... Quindi l'ultima ora è stata passata in bagno a tenere il tubo per evitare altri allagamenti.
Ho sempre amato (si..proprio...) il rosa così adesso ho tanti abiti di quel colore: le tasche della gonna di jeans, la maglietta griga e bianca e tutte le mutandine...

L'ayi viene domani, beh direi che avrei potuto aspettare invece di fare la donna emancipata...

martedì 1 giugno 2010

Dalla Mongolia Interna a Shanghai senza passare nemmeno dal via a ritirare 20mila lire...Ultima parte

Finalmente sono atterrata a Shanghai. Dopo innumerevoli peripezie e più di un'ora di ritardo sono qui. Sono le 12 e io ho circa 0 minuti per (in ordine): prendere la metro per arrivare al centro della città, chiamare un taxi che mi porti in albergo, fare check in, posare le valigie prendere un altro tazi e arrivare all'expo. Si, ok...se non mi procuro un giratempo di Harry Potter credo sia realmente difficile pensare di potere fare anche la metà di queste operazioni. Vabbè, comunque ci provo, che poi non si dica che non ho tentato il tutto per tutto!
Ce la farà la nostra eroina (vi starete chiedendo)?
E con questo pensiero (si perchè la frase ce la farà la nostra eroina era bella stampata nella mia mente, come se fossi un personaggio di un libro...sarò matta?Si può darsi ma nei libri la protagonista alla fine viene a capo di tutti i problemi così, forse, considerandomi tale, ci sarei riuscita anche io) comincia la mia corsa folle. Prendo l'ascensore per arrivare alla metro e mi trovo davanti due vecchietti che arrancano nel tentativo di uscire dall'ascensore. Io gliene dico di tutti i colori, "li sposto esco" e, mentre li sento urlare (erano inglesi quindi li capivo...) e li mando a quel paese, mi rendo conto che sono scesa...al piano sbagliato. KARMA!
Risalgo in un altro ascensore, arrivo alla metro, mi siedo e mi attacco l'ipod. Ecco questa sarà la mezz'ora più lunga di tutta la mia vita perchè sono bloccata qua, dentro questa subway e non posso fare assolutamente nulla...cioè sono immobile, seduta e non posso fare alcun tipo di azione perchè l'autista vada più velocemente e nemmeno portare a termine qualcosa che devo fare dopo e che mi farebbe accorciare i tempi. NIENTE, NULLA. Immobile in questa metropolitana che mi sembra andare a km/h, persa nei miei pensieri e nel ripetere a mente tutto quello che devo fare. Lasciare passaporto in albergo, chiedere alla signorina di registrarmi mentre vado in camera a posare i bagagli, prima di scendere chiamare la receptione farmi mandare un taxi, firmare la ricevuta dell'albergo, uscire, taxi, indicazione media center, accredito, taxi, expo, Ministro. Ogni volta che mi ripeto in mente la scaletta sono sempre più veloce. Mi vedo compiere tutte queste operazioni e prima impiego mezz'ora, poi venti minuti, alla fine, senza aprire la bottiglia dalla camera e bere l'acqua, buttando le valigie dove capita, evitando di chiamare i miei per dire che sono arrivata e dimezzando la tempistica della salita e discesa dal taxi riesco a scendere a circa 17 minuti...Guardo l'orologio, siamo quasi arrivati e sono passate da poco le 12.30, si ce la posso fare. Esco dalla metro e il primo miracolo della giornata avviene. Alzo una mano e il taxi dopo due secondi è davanti a me. Il secondo miracolo avviene dopo qualche secondo. Conosce anche il mio albergo (si perchè l'hotel si trova in una strada abbastanza famosa ma dentro un complesso e quindi l'indirizzo preciso non lo sa mai nessuno...e poi qui i taxisti sono razze strane... anche con la mappa o il navigatore non riescono ad arrivare nei posti!). La corsa dura più del previsto. Siamo nell'ora di punta e, quindi, invece di 10 minuti ne impiega 20!Arrivo in albergo e la seconda sorpresa negativa della giornata mi attende. "Buongiorno signorina mi scusi siccome ho molta fretta potrebbe registrarmi mentre posos le valigie in camera. Mi conosce, sono una vostra cliente". La tipa della reception mi guarda "Ah si lei è la giornalista, si mi dia il suo passaporto e il numero della prenotazione". Le do quello che mi ha richiesto e attendo. 1...2...3...4 al quinto minuto, mentre lei sta facendo fotocopie e trascrivendo i miei dati le ripongo il mio problema "signorina mi scusi, se lei mi da la chiave elettronica io entro in camera, poso le valigie e scendo a firmare, così perdo meno tempo. Ho un appuntamento e sono già in ritardo". Mi sorride. Stavolta ha capito, penso. Ma quale, dopo 25 minuti alla reception mi da un foglio da firmare e finalmente la chiave. Nel frattempo accanto a me un tipo si spacca dalle risate ascoltando la mia continua richiesta della chiave e vedendo la faccia inebetita e sorridente della signorina che invece continua a trattenermi. Ok, sono in ritardo, penso guardando questo cretino, appena avrò più tempo ti verrò a cercare!grrrrrrrrrr!
Butto le valigie in stanza, prendo un taxi e chiamo l'addetto stampa del Ministro, sperando in un miracolo. "Sì siamo ancora all'Expo, se prendi l'accredito ci trovi direttaemnte dentro".
Wow...che fortuna!Guardo l'autista e, con il mio pessimo cinese, gli chiedo di portarmi al Media center. Questo ferma il taxi, mi guarda con un punto interrogativo gigantesco stampato sulla fronte e alla fine riparte, come se avesse capito. Dopo 15 minuti siamo all'interno del centro VOLONTARI dell'Expo. Oh mamma mia ma che diavolo ha capito questo???Chiamo il numero che è scritto sul sedile anteriore del taxi. Una signorina mi risponde in inglese, gli speigo dove devo andare, lo tradurrà in cinese al taxista. Prima, però, di poterlo fare, mi pone la domanda di tutte le domande: "Scusi ma in quale media center vuole andare?"
Ehhhhhh??????Ma perchè quanti ce ne sono???
"2"
E che ne so io devo andare a ritirare l'accredito per l'Expo
"Non ho idea di quale sia quello giusto"
Ma dove si trovano?
"Uno dentro l'Expo, l'altro fuori"
Ok, questa p totalmente scema. Ma se le ho dett che devo ritirare l'accredito per ENTRARE alla fiera come pensa che mi possa interessare quello INTERNO all'Expo???Come dovrei arrivarci dentro...volando???
Mi dia quello che è fuori dai padiglioni
"D'accordo"
Finalmente arriviamo al Media center. Entro e parlo con la ragazza degli accrediti. Salve mi chiamo---e ho un accredito dal giornale ---
"Il suo accredito non risulta...ci spiace"
Prego??? Ma ci siamo scambaiti 7 milioni di mail prima che io partissi per questo accredito...la richiesta ve l'avevo fatta 45 giorni fa (ero ancora convinta che avrei visto l'expo a fine maggio...)!
"Non so signorina, aspetti che chiamo il capo ufficio stampa"
Dopo mezz'ora di attesa (perchè il tipo doveva per forza mangiare e guai qui a chi tocca il momento del pranzo ai cinesi!) ecco che arriva questo nerboruto signore che mi dice che il mio accredito in effetti risulta emesso, ma che non è possibile darmelo. Mentro questo blatera in cinese con un tipo vedo un enorme manifesto che campeggia tronfio su una parete del media center. "REGOLE PER L'ACCREDITO". Il mio occhio cade sulla norma numero 3: i giornalisti in possesso di regolare tesserino potranno avere l'accredito SOLO se in possesso del visto J.
Oh diamine...e perchè nessuno me lo aveva detto????Io ho il visto L!!!Dopo due ore di discussioni con questo tizio che cerca di convincermi ad andare all'Ambasciata a cambiarmi il visto (come se fosse un'operazione fattibile in poco meno di un paio di ore e per giunta di sabato) acconsente a portarmi lui stesso dentro l'Expo per cercare chi di dovere. Mentre mi avvio al taxi, sudata, con 30 gradi all'ombra, dolorante sui tacchi penso che devo avere fatto qualcosa di terribile nella mia vita precedente o che, forse, sto continuando a pagare dazio per tutto quello che ho fatto in questa. Eccolo di nuovo...il KARMA. Siamo quasi arrivati all'Expo quando arriva, puntualissima, la telefonata che ormai mi aspettavo. Il Ministro è andato via dall'Expo....
Vi racconterei tutto il seguito della vicenda che, in qualche modo si è comunque concluso bene e io, alla fine, sono riuscita a non bucare la notizia. Ma mi dilungherei più di quanto non ho fatto. Piuttosto vi dico brevemente che all'arrivo al mio aeroporto di shanghai per il rientro a pechino al check in non risultava il mio biglietto. Ho chiamato l'agenzia di viaggi e tizi mi hanno gentilmente detto che, anche se avevo avuto la conferma dell'emissione del biglietto in realtà non erano riusciti a prelevare i soldi dalla mia carta...così...ormai disperata sono andata al banco delle prenotazioni e ho acquistato un nuovo biglietto. Risultato? Ho dovuto aspettare 6 ore in aeroporto e dall'esatratto conto della mia America Express i soldi del biglietto fatto tramite l'agenzia...risultavano presi!KARMA!

Che ci crediate o no...questa storia è andata esattamente così!...THE END!



Certe volte mi chiedo come io realmente abbia deciso di trasferirmi a Shanghai visto le miliardi di situazioni assrde che mi capitano ogni volta che devo arrivare lì. L'aereo ritarda, il tizio accanto a me rutta e sputa, non trovo il biglietto, devo rinunciare ad una vacanza, devo prenotare una notte in più in albergo solo per farmi tenere i bagagli per due ore ("Signorina c'è l'Expo...non li possiamo tenere i suoi bagagli se lascia la camera, nemmeno per un'ora, ordini del governo"). Boh non lo so...cioè in questi due mesi e mezzo qui vi posso garantire che ho imparato la parola KARMA...come quella volta che siamo andati alla Grande Muraglia e l'autista non ha voluto dare un passaggio ad alcuni italiani e dopo un'ora siamo rimasti fermi in mezzo all'autostrada con il pullman e abbiamo dovuto prendere un autobus di linea che puzzava...si, vabbè... ma questa è un'altra storia...

lunedì 31 maggio 2010

Dalla Mongolia Interna a Shanghai senza passare nemmeno dal via a ritirare 20mila lire...Parte III

Sarei dovuta tornare prima a raccontarvi la fine della storia ma ho avuto tanti impegni e mi sono accadute troppe cose e così mi ritrovo finalmente qui (dopo la sollecitazione di diverse persone, l'ultima, stanotte, di Salvuccio) a raccontarvi la fine della storia...che ci crediate o no!


E così dopo tutti i disastri, il rischio di finire in mano a Bubba il camionista cinese, le corse con Piera, il taxi alle 4 del mattino e l'arrivo al box dei biglietti troppo presto, mi ritrovo qui, in aeroporto, con il tailleur nero (visto che mi devo incontrare di mattina con il Ministro e non ho il tempo di cambiarmi) e le Converse ai piedi. Si lo so in Italia la gente mi avrebbe guardato come una psicopatica ma qui in Cina sono normale. Tutti quelli che ho attorno stanno pensando che sono semplicemente delle scarpe che ho deciso di accoppiare al vestito. Nessuno si porrà il problema "ma che diavolo ci fa con le scarpe da tennis il tailleur e la collana di perle??". Quando, infatti, in aereo dalla mia borsa escono magicamente le decollete la tipa seduta accanto a me mi prende per psicopatica!E dire che siamo in prima classe!
"In prima classe?", direte. Ah già perchè questa non ve l'ho ancora detta. Eh si perchè in effetti il problema dei biglietti non era legato a Ctrip, eadreams o a qualunque agenzia di viaggi che non riusciva a prenotarmi il biglietto in un lasso di tempo così breve. Il problema era la mancanza reale dei biglietti!E così, dopo avere sgomitato per riuscire ad ottenere il mio posto in fila e avere litigato con la tizia, ultima arrivata, che appena mi ha visto (no occhi a mandorla?= polla da poter prendere in giro), gentilmente mi si è parata davanti cercando di prendere il mio turno, riesco a prendere l'unico biglietto rimasto nel volo Pechino- Shanghai che parte alle 8.30. Beh poco male...arriverò a Shanghai per le 10.50, 20 minuti di metro, 10 di taxi, poso le valigie, alle 12 massimo sono all'Expo dal Ministro. Si...povera fessa...credici!
Con il mio bel biglietto e le mie belle Converse mi avvio verso la bussiness lounge, faccio colazione (ma perchè anche nello spazio riservato i cinesi devono SOLO mettere cibo cinese????), parlo un pò con i miei su skype, leggo qualche giornale e mi sdraio un pò nelle "camerette" riservate agli ospiti della prima. Poi si fanno le 8.10...allora esco dalla mia lounge room preferita (ridatemela vi pregoooo) passo dal corridoio speciale per andare in prima (eh già oggi sono proprio una vip), mi posiziono nella mia bellisima poltrona (che praticamente appena abbassi schienale e alzi il poggia gambe diventa una specie di letto), uso la tovaglietta calda, mi poggio sul cuscino che mi hanno appena fornito, bevo un pò di succo, metto la mascherina e chiudo gli occhi. Perfetto, penso, adesso sta andando tutto alla grande, che giornata stupenda! Ma siccome, come mi accade sempre, esattamente nel momento in cui penso una cosa accade esattamente l'opposto (per intenderci...oggi avevo pensato "Ma guarda un pò è la prima volta che non mi si sfaldano le unghia...mi stanno crescendo e non si spezzano"...naturalmente un minuto dopo questa frase il mio indice ha avuto un contatto inasepttato con la cerniera della borsa del computer e quindi al momento sembro una tipica cinese con alcune unghia lunghe e altre corte) ecco arrivare puntuale la voce dell'hostess "ci scusiamo ma l'aereo partirà alle 9.30". Ecco la frittata è servita. Io ho appena fatto i salti mortali per essere su questo aereo, non ho dormito, ho pagato una fortuna questo biglietto, ho rinunciato al mio viaggio in Mongolia e...non potrò incontrare il Ministro perchè non arriverò prima delle 13 all'Expo... e lei sarà già al pranzo ufficiale! No, non ci sto credendo!Nooooooooooo...
Ok, niente panico. Aristotele diceva "Se c'è una soluzione...perchè ti preoccupi? E se non c'è una soluzione...perchè ti preoccupi?". Certo, io avrei preferito essere nella prima condizione piuttosto che nella seconda. Ma visto che ormai sono diventata una stoica e sto per raggiungere l'atarassia...beh continuo a godermi sto viaggio che tanto, non c'è molto da fare. Quindi mentre l'hostess arriva da me per portarmi il menù della colazione io ho un sorriso a 36 denti!
Felicità? No, diciamo più rassegnazione...

...To be continued...
(Lo so vi avevo detto che sarebbe stata l'ultima parte, ma devo tornare a lavorare perchè al momento sono in redazione. Ma tranquilli, la prossima sarà l'ultima parte, perchè finalmente...)

All'inseguimento...della casa a Shanghai!

Mentre vi scrivo sto impazzendo su Internet alla ricerca di un appartamento da affittare a Shanghai da settembre. E così desidero condividere con voi gli annunci di gentili signori che offrono gratuitamente una stanza nel loro appartamento. Gratuitamente???? Si, ecco le motivazioni:

ANNUNCIO 1:
I will provide you the second floor of the house I live. Around 55 sqm, 2 rooms and a bathroom. Therefore you take care and clean the house and take care of me in my bed room when I like it. Only for girls age 21 to 30, slim figure. Provide me with a photo and your mobile number for SMS only

ANNUNCIO 2:
I am looking for a educated spanish,latin or arabic girl room mate. Can share my flat and everything for free. If everything works fine looking towards relationship also.Contact with your photo you will get mine.


ANNUNCIO 3:
Submissive man looks for Dominant Women to be my roommate. I would love to offer room free of rent and offer my services as your servant ;)
I want you to act as my Boss / Master and use me as your servant ordering me to do all the work including cleaning, wash and iron clothes, do dishes, polish your shoes etc... while you just relax and enjoy TV...!


ANNUNCIO 4:
If you are a kind and open minded Lady, a room waiting for you, free of charge. You will have your own bathroom. Living room, kitchen and study room will be common.

Quando sarò a conoscenza di altri annunci li posterò!Per il resto...Questa è Cina!eheh

mercoledì 19 maggio 2010

Io, la palestra e la vecchietta con il bastone...

Lo so avevo detto che avrei scritto il seguito della storia di Shanghai ma nel frattempo...visto che mi capita qualcosa ogni giorno...
La Cina è fantastica. Cioè qui, realmente, il governo pensa al popolo. Hanno una strada rotta? La rifanno subito. Gli anziano non possono permettersi la palestra? Ecco che nei condomini e anche per strada trovi quelle gratuite e usufruibili da tutti. Ed è proprio di questo oggi che vi voglio parlare. Della palestra sotto casa mia. E' noto come io non sia per niente una persona sportiva. Cioè il massimo dello sport che faccio è guidare la macchina o sfogliare un libro. Però, visto che ho la palestra gratis sotto casa e ho deciso di cambiare vita, perchè non sfruttarla. E così domenica pomeriggio, insieme con Laura, mi sono apprestata a questo momento incredibile che è stato la mia prima volta in palestra in Cina. Gli attrezzi sono di tutti i generi e ci sono anche quelli massaggiatori per fare streching. Ora, partendo dal presupposto che la signora di 65 anni che avevo di fronte aveva più elasticità di gambe di me che ne ho solo 29, vi lascio immaginare come è proseguito il tutto. Si perchè infatti in realtà quello che volevo raccontarvi non è del mio prima giorno in palestra...ma del secondo. Si perchè lunedì mi sono puntata la sveglia alle sette e mezza. Ho pensato: "faccio mezz'ora di allenamenti, torno a casa, mi faccio la doccia e alle 9 esco per andare a lavoro". Quindi ho indossato la mia tuta nuova (sì, ogni occasione è buona per fare shopping!), le mie scarpe da ginnastica, ho preso l'ipod, una tovaglia per asciugare il sudore e sono scesa. Ero incredibilmente professionale. Sembrava che fossi nata per andare in palestra!Davanti a me, che mi allenavo sullo step, i giardinieri del condominio e qalche signora che passeggiva il cane. Ho pensato: "Beh ora faccio vedere a questi cinesi che non sono gli unici sportivi della zona". Così con passo sostenuto ho continuato il mio allenamento cercando di mascherare il mio volto distrutto (dopo 3 minuti di step...) con un bel sorriso. Sono scesa dallo step e sono passata al vogatore, poi all'attrezzo per i fianchi (non me ne volete ma non conosco i nomi delle macchine per il fitness...), glutei, polpacci, e finalmente sono arrivata al mio punto debole (non che negli altri sia forte ma questo è l'anello mancante di una catena già malandata) gli addominali. Prima di cominciare ho dato un'occhiata ai miei spettatori. Sì c'eranotutti compresa la signora di 70 anni che il giorno prima faceva tutta la figa sulla cyclette , che mi stava guardando invidiosa. Bene, potevo cominciare. 1, 2, 3...15..20...crack...mi sonobloccata. Un leggero dolore è cominciato a partire dalla parte bassa della schiena ed è arrivato fino al collo. Ero dolorante e immobile. Mi sono detta tra me e me: "E ora che faccio?" Ho arrancato a tentoni cercando di scendere dalla panca (che per altro è ricurva quindi non sono nemmeno tanto convinta che serva per gli addominali) e sono riuscita a scendere. La signora di 70 anni se n'è accorta...si è avvicinata...il sorriso si è spento sul mio volto. Ha capito...è finita. Mi ha preso per un braccio e mi ha dato una mano ad alzarmi...
Di solito l'uscita di scena è la mia parte migliore. Sì anche in questo caso. Perlomeno per chi guardava...! Sono tornata a casa appesa ad una tizia di 70 anni che era più in forma di me mentre i vicini mi guardavano e non ridevano per educazione. Sì, la Cina è fantastica!

N.B. Ah la signora ch stava meglio di me... aveva pure un bastone!

lunedì 3 maggio 2010

Dalla Mongolia Interna a Shanghai senza passare nemmeno dal via a ritirare 20mila lire...Parte II

Ed eccomi qua nell'ultimo mio giorno a Shanghai a cercare di spiegarvi come ci sono arrivata. I miei amici spesso e volentieri mi dicono che mi ritrovo con grande costanza in situazioni così surreali che la gente che non mi conosce potrebbe pensare che invento storie incredibili. Chiedete a loro, a tutti loro, se almeno una volta nella vita non si sono ritrovati con me (nella maggior aprte dei casi per causa mia) in situazioni al limite dell'assurdo!
Comunque tornando a Shanghai...
Eliminata la possibilità di Bubba e con l'umore a pezzi torno a casa. Comunico a mio padre la problematica "MEZZO DI TRASPORTO" e lui, in tutta risposta, mi dice "ma la colpa è tutta tua, ci dovevi pensare prima le cose non si fanno all'ultimo minuto".
Ok, ora urlo. 1)Non avevo idea che sarei partita per Shanghai fino a 30 secondi prima della ricerca del biglietto. 2)Avevo la valigia fatta per un'altra meta cosa che ci riporta al punto 1. 3)Sono 3 ore che giro come una matta tra Pechino e Internet alla ricerca di un fantomatico biglietto e ancora oggi non ho acquistato una compagnia aerea
Risultato: CHE COLPA NE HO IO?????????????????
La verità è che nel 90% dei casi, quando succedono cose del genere, o in generale quando succede qualcosa, la colpa è mia. Chi ha rubato la marmellata? Ambra. Chi ha avuto l'idea di imitare Dawson's Creek all'aeroporto e rischiare l'arresto? Ambra. Chi ha deciso autonomamente di scavalcare dentro casa di una persona e farsi il bagno nella sua piscina? Ambra. E insomma cose del genere... a Catania, nella mia città, di solito in questi casi si dice "fatti a nomina e vo cucchiti" (ora non so nemmeno se l'ho scritto bene però accettate la mia ignoranza vi prego...) che in poche parole vuol dire ti sei fatto questo tipo di nomina e ora te la tieni. Ecco, avendo espresso chiaramente questo concetto ora comprenderete perchè se dovesse esserci un acquazzone in Monzambico mio padre o chi per lui darebbe la colpa a me!
Comunque siccome non sono una che si arrende e se decido che voglio una cosa a qualunque costo la ottengo continuo a cercare biglietti aerei fino alle 22 orario in cui Piera mi passa gentilmente un panino di Subway direttamente in camera perchè non mangio da non so quando e ormai dopo tutte quelle ore a cercare biglietti ho gli occhi iniettati di sangue!Alla fine, ovviamente, il biglietto non lo trovo. Nemmeno per il giorno dopo. Così stacco internet e comincia la volta delle telefonate alle compagniee aeree, alle agenzie e all'aeroporto. Telefonate che durano fino alle 2 di notte (le agenzie che chiamavo erano italiane...) quando tolgo le cuffie da dosso (che ormai tra me e la centralinista della vodafone non c'è differenza) e mi arrendo al fatto che tra due ore dovrò prendere un taxi e recarmi all'aeroporto nella speranza di trovare un volo direttamente là. Così mi lavo, mi vesto di tutto punto con il tailleur e le converse ai piedi (con il calcolo che avevo fatto tra tempistica aereo e relativo ritardo, metropolitana, albergo per posare la valigia e taxi devo avere ai piedi delle scarpe comode per poter correre), preparo la valigia e attendo sdraiata sul divano il mio imminente destino, che arriva, puntuale come un orologio svizzero, alle ore 3 e mezza locali con la chiamata di mia madre "ambra alzati che se no perdi l'aereoooooooo". E così mi alzo, prendo il taxi e arrivo all'aeroporto dove la gentilissima signorina del centro informazioni mi comunica che la tipa con cui avevo parlato al telefono e che mi aveva suggerito di arrivare alle 4 e mezza deve essersi sbagliata. Gli impiegati per l'acquisto dei biglietti, infatti, non arriveranno prima delle 5.30...
Ma che cosa ho fatto di male io????????????

To be continued...

domenica 2 maggio 2010

Dalla Mongolia Interna a Shanghai senza passare nemmeno dal via a ritirare 20mila lire...Parte I

Oggi mi è arrivato un msg su facebook da una persona che non conosco e che mi ha scritto qualcosa di straordinario oltre a dipingere perfettamente, anche non conoscendomi, la mia innata capacità di cacciarmi nei guai (ma si nota veramente così tanto????).Parlando della mia esperienza in Cina ha scritto: "Bella perchè mostri ogni avvenimento, in un paese così lontano in tutto, che ti accoglie nei suoi ritmi e tradizioni, che vivi con una naturalezza estremamente attuale, come se tu fossi veramente una parte di quel mondo e, allo stesso tempo, tu sia diventata la miglior AMBRASCiatrice del tuo mondo. Legata ad un uso moderato dell'enfasi e piena dello stupore che pochi ancora riescono a provare o cercano di soffocare, per la sapienza innata che usi nel combinare pasticci dai quali riesci a tirarti fuori all'ultimo istante inventando, anche a te stessa, la cosa migliore da fare al momento".
Wow... dopo averlo letto mi sono emozionata e così, in onore di questo messaggio e soprattutto perchè oggi finalmente ho un pò di tempo perchè ho finito di lavorare sono in albergo a Shanghai e ho di nuovo internet, torno a scrivere su questo blog che nell'ultimo periodo ho veramente abbandonato causa troppo lavoro.
Allora visto e considerato che l'argomento di oggi sono i miei guai adesso vi racconto come è saltata la mia vacanza in Mongolia e sono di nuovo a Shanghai.
Come avevo già scritto su Fb sono settimane che io Piera e Laura, le mie due coinquiline, ci prepariamo per questa vacanza dell'1-2 e 3 maggio in Mongolia Interna. Informazioni sul clima, ricerca dell'agenzia di viaggio, preparazione psicologica al pensiero di dormire nel deserto, fotocopie di documenti, medicinali da portare, ecc. La partenza era prevista alle 6 del mattino di sabato. Perchè era prevista? Perchè naturalmente non posso mai organizzare qualcosa che poi vada esattamente come previsto. Ecco perchè oggi, invece di essere in groppa ad un cammello, sono in una camera d'albergo di Shanghai! Com'è nato questo cambiamento di programma? Semplice...mi trovavo mercoledì nella mia cameretta a Pechino, tutta contenta di chiamare i miei e comunicare loro la mia partenza. Quando lo racconto a mio padre mi espone le sue perplessità "Ambra ma ti sembra il caso?Sei lì per lavorare o andare in vacanza?" e io "Papà ma qui 1-2-3 maggio è vacanza!" e lui "E tu ripassa il cinese invece di pensare di andartene a fare surf nel deserto" e io "Ma io ho bisogno di una vacanza!Sto lavorando come una matta non ho manco il tempo di dormire...io necessito una vacanza!" Da qui in poi evito il resto della conversazione operchè sarebbe piena di argghhh *!?# !!!## ecc... Ebbene, devo ammettere che dopo 29 anni avrei dovuto avere il sentore già da mercoledì dell'alternativo corso degli eventi. Ma siccome sono una povera illusa ho continuato a negare il mio destino nefasto e crudele e ho continuato a fingere che sarei andata in Mongolia. Il giovedì secondo campanello d'allarme. Mi chiama mio padre "scusa Ambra quando verrà inaugurato l'Expo di Shanghai?" e io con la consapevolezza che la sua fosse solo una domanda retorica "Sabato mattina" e lui "E tu mi spieghi come dovresti spedire il pezzo al giornale per lunedì mattina dal deserto???" e io "e se telefono e lo detto ai dimafoni?" e lui "allora intanto non ci sono più dimafoni al giornale e poi scusami ma anche se ce ne fossero tu da dove le prenderesti le notizie dell'inaugurazione dalla palla di cristallo che troverai nel deserto?" Proseguio della conversazione sempre pieno di ?!?# arrrgghhh gulp, ecc.
Io sono testarda, lo so e certe volte me ne compiaccio anche. Però talvolta alla mia testardaggine si unisce anche il mio vivere completamente e totalmente nel mio mondo dei sogni. Ho capito che ho deciso che voglio andare in Mongolia e che ho intenzione di combattere fino alla fine, ma perchè non mi rendo conto che al momento sono Don Chisciotte contro i mulini al vento????
Niente, nemmeno il secondo segnale mi ferma. Sfoglio il libretto dell'agenzia di viaggi della Mongolia, comincio a guardare la guida Lonely Planet per capire com'è fatto sto paese, chiedo al tipo dell'agenzia interinale altre delucidazione. Insomma IO VADO IN MONGOLIA. Si... certo...fino a che non arriva venerdì e l'On. Prestigiacomo decide che ad inaugurare il padiglione italiano dell'Expo di Shanghai sarà lei (ovviamente era già deciso da prima... lo sto solosottolineando in modo ironico). La Prestigiacomo è siciliana, di preciso siracusana. Ora io dico tra tutti i ministri che ci sono in Italia ma perchè doveva venire una siciliana???? Il risultato di questo avvenimento è che mi viene comunicato ufficialmente da mio padre, perchè dal giornale hanno difficoltà a contattarmi al telefono, che devo prendere armi e bagagli e volarmene a Shnghai il prima possibile perchè dal Ministero dell'ambiente è arrivato l'ok per l'intervista all'Onorevole. Sono le 6 del pomeriggio di venerdì. Io sul letto ho la valigia aperta che sto per preparare per la Mongolia. CHiamo l'addetto stampa del Ministro, mi dice che possiamo incontrarci sabato mattina prima di mezzogiorno...a Shanghai...ovvero a 1700 chilometri da Pechino...e sono le 6 del pomeriggio di venerdì!Comunico questa cosa a mio padre che mi risponde "e che stai aspettando vai all'aeroporto a prendere l'aereo!". Si ok io sono in pigiama, ho la valigia vuota sul letto, le medicine contro la dissenteria nel beauty case e ora, in questo preciso istante, come per magia, devo teletrasportarmi all'aeroporto di Pechino... "Papà ma io ho bisogno almeno di un'ora!!!".
Comunico a Piera quello che è appena accaduto e le dico anche che devo uscire a comprare un paio di scarpe per l'abito che ho (vi chiederete perchè le ho comunicato delle scarpe, in realtà non gliel'ho comunicato gliel'ho chiesto perchè il mio portafogli, per evitare il mio continuo sperperare, lo tiene lei). Metto il giubbotto e vedo che lei è immobile e mi guarda. "Che c'è?" Sorride "Ma secondo te il tuo primo pensiero devono essere le scarpe o il biglietto aereo che domani c'è l'inauguarazione e i posti saranno tutti esauriti?". La guardo con aria di sfida...dai Piera...ma come possono non esserci posti disponibili sull'aereo dalla capitale alla capitale finanziaria?? Ci saranno centinaia di aerei e di compagnie! Mi restituisce lo sguardo di sfida "Ok, cercali". Ah maledetta la mia lingua lunga...sto un'ora intera su internet e al telefono con tutte le compagnie aeree presenti, ma dico proprio tutte comprese quelle che hanno gli aerei ancora con l'elica davanti e li fanno partire a mano. Niente, il totale nulla. Tutto esaurito. E ora che faccio??? Mio padre ha l'illuminazione "prova con il treno!" Ci vestiamo di corsa e andiamo alla stazione. Sono le sette e mezza di sera. Io non ho una valigia pronta, non ho un biglietto per arrivare a Shanghai, ho solo una camera d'albergo prenotata e la consapevolezza che, anche a piedi, io domani devo essere a Shanghai. Arrivo in stazione e la signorina mi dice che l'ultimo treno parte alle 20.30... ok è finita... ora la mia unica alternativa è il pullmann, che non so nemmeno se esista per shanghai, o l'autostopo. Mentre mestamente torniamo a casa in metro mi vedo agli angoli della strada con il pollice di lato e la coscia di fuori a chiedere un passaggio al camionista Bubba (si lo so siamo in Cina ma nel mio immaginario i camionisti e i carcerati si chiamano tutti Bubba) che poi mi violenterà e taglierà a pezzetti, eh si arriverò a Shanghai ma dentro la confezione della carne in scatola!
....
to be continued...

martedì 27 aprile 2010

Ora vi spiego cosa succede in Cina. Parte prima

Entro da KFC perchè non so dove altro andare a mangiare vicino alla redazione. Mi siedo ad un tavolo. Metto le cuffie dell'ipod, apro la Nintendo Ds e mi estraneo dalla realtà!Ad un tratto un tizio di una cinquantina d'anni, nonostante una decina di tavoli liberi, mi chiede se può sedersi al mio tavolo. Dico che non ci sono problemi. Qui è abbastanza normale. Si siede.Prima comincia a fissarmi, poi inizia a guardare la Nintendo Ds. Io, che stavo giocando a sudoku, non gli do molto conto. Lui mi dice dove posizionare alcuni numeri. Credo che sia un genio della matematica perchè ha assolutamente ragione. Tolgo le cuffie, magari, penso, questo mi insegna il metodo che usa. Mi dice altri due numeri, li inserisco. Sono errati. Comincio a pensare che quello di prima sia stato solo un colpo di fortuna. Avendo capito che la tattica del sudoku non funziona mi chiede da dove vengo. Poi mi chiede se sono sposata. Capisco l'antifona. La cameriera che viene qui ogni settimana non fa altro che parlare a Piera di suo figlio perchè vorrebbe accasarla con lui. Allora sistemo il gioco nella borsa, rimetto le cuffie e gentilmente dico che devo tornare a lavoro. Mi guarda, mi dice di aspettare un attimo. Mi tolgo le cuffie. "Prego?" "Ma se non sei sposata mi vuoi sposare?"
Mi sono data alla fuga...

martedì 16 marzo 2010

Il taxista, l'aglio e la vodka Smirnoff

NI HAO! Ok, lo so, le parole d'ordine sono "niente panico". Sono in una città che non conosco, con dei tizi che parlano una lingua sconosciuta che invece di avere delle normali lettere hanno dei pittorechi disegni anche per esprimere i numeri, vendono la pasta dentro il cartone da cuocere direttamente buttandogli dentro dell'acqua calda e mescolando, non hanno l'acqua frizzante e poi puzzano di aglio...da morire!!!!Oggi pomeriggio sono salita su un taxi, che qui costano veramente poco tipo 2 euro per fare un tratto di strada come scogliera-fontanarossa, ed ero super figa...cioè la mia interview in un magazine supercool diretto da un americano... e così avevo i jeans giusti, la camicia originalissima, la giacca super fashion, la collana di perle e il profumo burberry un pò ovunque... ebbene entro dentro questo taxi e mi sembra di essere catapultata vicino al banchetto di aglio, cipolla e affini che si trova alla fiera di catania. Una puzza immonda di aglio, mi stordisce talmente tanto che sto per svenire. Apro il finestrino per prendere un pò d'aria e mi ritrovo con la testa completamente fuori (che quasi me la faccio staccare da un automobilista) perchè soltanto aprendo il vetro o sporgendosi leggermente la puzza si sente sempre!!!! Quando sono scesa dalla macchina e ho odorato i miei vestiti mi sono sentita male. Ero un mix tra un negozio di kebab e una zuppa all'aglio. Poco male solo per una ragione...quando il direttore della rivista (bellissimo e anche lui vestito in maniera troppo figa) si è avvicinato a me ho sentito distintamente la stessa puzza. Appena si è avvicinato un pò di più mi ha fatto un gran sorriso. Avrà riconosciuto l'odore...!
Il mio cane fa così...per capire se gli piace una cagnolina la odora...o meglio, le odora il sedere. Nella mia immaginazione emntre sto tipo mi esibiva il suo sorriso a 36 denti era come se fosse dietro di me e mi stesse odorando il sedere...non so se, quando ho pensato questa cosa, mi sono istintivamente girata a controllare se fosse realmente piegato con il naso vicino al mio fondoschiena...

N.B.Ieri sera sono stata in un ristorante della zona e ho scoperto che i cinesi sono le mie anime gemelle. Tre tipi si siedono nel tavolo accanto al mio ordinano del cibo e una bottiglia di vodka smirnoff...a testa!!!Hanno fatto il primo brindisi (un bicchiere non uno shot) prima di mangiare ed ogni boccone ne facevano uno nuovo!E mio padre che diceva che qui l'alcool era vietato...

N.B.2 Ma perchè in ogni cosa che scrivo deve esserci qualche attinenza con l'alcool???
ZAI JIAN

martedì 9 marzo 2010

Con tutto l'amore che posso...

Ok lo so, avevo detto che avrei cominciato a scrivere questo blog quando fossi arrivata a Pechino e soprattutto quando jody lo avesse reso più carino, ma non ci riesco. Voglio cominciarlo adesso perchè scrivere è l'unica cosa che so fare e perchè questi ultimi tre giorni in Italia sono così strani che non posso non condividerli con le persone che amo. Si perchè il problema sono proprio loro, le persone che amo. Giuro che dal prossimo post in poi questo blog non sarà smielato nè tantomeno deprimente ma oggi, in questo momento in cui compio 29 anni, ho bisogno di dedicare il mio primo post di questo "arrivederci" proprio a loro, alle persone che amo. Ho dedicato loro la mia tesi, per ognuno di loro ci sarà una lettera ma certe volte mi sembra quasi che non basti... non è sufficiente per esprimere quello che provo per loro. Mi sembra com quando il prof della tesi mi ha chiesto come mai avessi scelto Harry Potter come argomento di laurea in una facoltà come Scienze Politiche. E come si può spiegare con parole umane la cosa che ami di più? E come posso oggi io riuscire realmente ad esprimere a queste persone che mi hanno amato, odiato, salvato, distrutto, tutto quello che provo per loro? Non credo di riuscirci e non credo che ne avrò mai la capacità. Sono bravissima a giocare con le parole, lo sono sempre stata, è l'unica cosa, oltre a vivere una vita dissennata, che so fare veramente bene, ma stavolta mi viene realmente difficile. Mi viene in mente quel giorno quando mi sono trovata davanti Mark Owen per intervistarlo, dopo 14 anni di ricerca e tutti gli album che da piccola avevo dedicato a lui. E' stato praticamente impossibile mettere una parola dietro l'altra, pensare di organizzare il pensiero ed esporlo, far sì che potessi esprimermi correttamente senza che mi uscissero le lacrime dagli occhi. E oggi, qui, a tre giorni dalla mia partenza, nel giorno del mio 29esimo compleanno, sono nella stessa condizione, senza parole...
Vorrei riuscire ad esprimervi tutto ciò che sento ma non sarebbe comunque abbastanza e così, mentre arranco sui tasti, l'unica cosa che posso dirvi è che vi amo, tanto, da impazzire. E che senza di voi la mia vita non sarebbe stata la stessa, il mio mondo non sarebbe stato lo stesso. Non vi dimenticate di me e, se non dovessi arrivare in tempo all'ambasciata mentre mi inseguono (ihihih), raccontate di me ai vostri figli, raccontate di me ai vostri nipoti, non vi scordate di me, della zia pazza che è andata dall'altra parte del mondo solo per ritrovarsi e ritrovarvi e che voleva vestire il vostro primo figlio da principessa!
Con tutto l'amore che posso
Ambra




e se ho dimenticato qualcuno scusatemi...farò in modo di rimediare ma al momento riuscire a guardare tutti gli album fotografici non è semplice...